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La poetica del verde nel paesaggio sepolcrale

I viali, gli alberi, i prati e la biodiversità al Monumentale di Torino

Il Monumentale di Torino con il suo alto indice di biodiversità assolve alla richiesta di un luogo di sepoltura accogliente e parallelamente alla funzione di polmone verde della città. Il quadro compositivo formale dei monumenti funerari acquisisce note poetiche grazie al coronamento della cornice botanica. Un accento di colore, rami frondosi, portamento piangente dell’arbusto, sono tutti elementi che entrano a pieno titolo tra gli attributi da valutare nell’ambito della conservazione e valorizzazione del patrimonio sepolcrale. Da un’analisi che si attesta sul piano funzionale, ma con lo sguardo rivolto alla valorizzazione, il verde rappresenta un incentivo alla contemplazione del visitatore, offrendo refrigerio d’estate e riparo d’inverno. Gli alberi costituiscono anche una forma di protezione per le statue che abitano le sepolture, altrimenti esposte a piogge e venti. Il trattamento della componente vegetazionale è lo specchio di un dialogo continuo tra arte botanica e liturgia del lutto che varia al variare dell’identità culturale dei campi, divisi da un confine fisico, il recinto, che identifica inequivocabilmente uno spazio dalle connotazioni religiose, una comunità. La cura delle sepolture è coerente con l’assetto delle stesse e l’elemento botanico è il mezzo che con più semplicità comunicativa, ne veicola il messaggio.

(Testi, immagini e ricerche dott.ssa Giulia Lamolinara. Tesi di diploma Politecnico di Torino, Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio 2022-2023 "Il paesaggio sepolcrale tra fonti d'archivio, testimonianze materiali e componenti vegetali"- relatori Prof. Marco Devecchi, Prof.ssa Monica Naretto)