Tomba Fratelli Roda

Tomba Fratelli Roda

Paesaggio al Monumentale di Torino

Ampliazione III

Un gusto più romantico e sferzante trapela dagli scorci suggestivi del paesaggio contaminato che riserva la terza ampliazione, qui si legge il tema della sistemazione vegetale prolifera e diversificata a testimonianza dell’abbondanza quasi barocca delle specie botaniche presenti al Monumentale, uno scrigno di biodiversità. Si possono infatti apprezzare specie esotiche, come le palme, tra cespugli di bacche rosse dei climi montani, ed ancora aceri e pini, un’esplosione quasi caotica che accompagna la passeggiata, offrendo sempre nuovi scenari da contemplare, nuove sculture da esaltare, costituendo un patrimonio artistico, storico e naturale di alto valore culturale e paesaggistico. Si prenda ad esempio la sepoltura dei fratelli Roda. I due, architetti di giardini per casa Savoia della seconda metà del XIX secolo, lavorarono agli spazi verdi pubblici della città e pubblicarono manuali pratico teorici sulle colture e sul metodo progettuale di parchi e giardini, proliferi sia come scrittori che come professionisti, condizionarono il gusto della disciplina di quel periodo.
La tomba si compone di un crocifisso lapideo in pietra di Luserna collocato su un deposito metamorfico scistoso dalle forme organiche, non lavorato ma posato in opera con una spaccatura irregolare e grezza. Sul retro un’edicola con copertura a doppia falda inclinata rivestita da lastre dello stesso materiale, lo gneiss. Un basso recinto in ferro delimita il lotto. Le specie botaniche rilevate sono l’osmanto, la vite americana, la rosa europea, il cotognastro orizzontale e un esemplare di agave in un vaso, tra gli arredi fissi della sepoltura. La presenza delle piante trasforma un luogo di sepoltura asettico e monotono, in un giardino roccioso miniaturizzato, enfatizzando il grigio vibrante del materiale lapideo. Il potenziale espressivo della sepoltura fiorisce accanto al contributo del verde, materia mutevole e vivente.

(Testi, immagini e ricerche dott.ssa Giulia Lamolinara. Tesi di diploma Politecnico di Torino, Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio 2022-2023)

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