Ampliazione VII, Campo della Gloria
Siamo di fronte al Campo della Gloria, sacrario della Resistenza per i caduti della libertà. Quanto si prospetta dinanzi allo sguardo del visitatore è uno scorcio di parco, talmente esteso, da essere una delle poche zone in cui è concesso godere del foliage autunnale non costituendo in questo caso un ostacolo al transito del pubblico.
Il monumento si compone di blocchi monolitici dai volumi ingombranti e il linguaggio razionalista. Equidistanti, monometrici e monocromatici, le lapidi che rivestono i parallelepipedi recitano i nomi dei caduti in nome della libertà. Intorno a questo minimalismo architetturale, si articola un’area parco ad ampio respiro, diverse le specie arboree sia sempreverdi che caducifoglie (quercia, abete, faggio, cipresso) la potatura delle loro chiome e i molti colori che li contraddistinguono creano una sinergia naturale posta a servizio del monumento, celebrando la memoria dei caduti grazie all’enfasi generata dalla contrapposizione tra immobilità dell’architettura e mutevolezza della natura.
(Testi, immagini e ricerche dott.ssa Giulia Lamolinara. Tesi di diploma Politecnico di Torino, Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio 2022-2023)