Cimitero Monumentale di Torino - Prima Ampliazione, Area n.115 A, Tomba di famiglia Sachero
Il monumento funebre dedicato alla famiglia Sachero, datato 1909 e firmato dall’artista Francesco Sassi, ha caratteristiche in parte simili all’opera di Edoardo Rubino incontrata in precedenza ed è una delle numerose opere realizzate dallo scultore vercellese per il Cimitero Monumentale di Torino.
Francesco Sassi (1870-1943) fu allievo di Odoardo Tabacchi all’Accademia Albertina ed è ricordato, soprattutto, per opere pubbliche e monumenti funerari di ispirazione Liberty. Collaborò in particolare con il collega Edoardo Rubino e l’architetto Carlo Ceppi alla realizzazione di alcune statue per la Fontana dei mesi del Valentino. Non fu, tuttavia, attivo esclusivamente sul territorio torinese: sono noti monumenti di sua mano in diverse città italiane come Bra, Bergamo, Fossano e Roma.
Il monumento si compone di un’unica lastra in marmo statuario culminante in una cimasa centinata decorata con l’incisione di una clessidra alata in centro, simbolo dell’ineluttabile avanzamento della vita verso la morte, e sormontata da una croce.
Al centro è incisa una figura femminile stante, rappresentata piangente, mentre porta la mano destra a coprire gli occhi e nella sinistra regge un mazzo di fiori. La donna è coperta da una veste dal panneggio morbido e in testa porta un velo leggero che incornicia la figura mosso dal vento; Sassi, seguendo l’esempio di Odoardo Tabacchi, studia attentamente la resa naturalistica e gli effetti di luce-ombra che rendono il panneggio quasi palpabile.
Ai lati, entro tondi, sono scolpiti a rilievo i busti dei due committenti Giovanni Celestino e Carlo Giacinto Sachero, accompagnati da un breve elogio che riassume le loro vite. Il primo è rappresentato lievemente inclinato verso il centro del monumento, in abiti militari a testimonianza della carriera nel reale corpo del genio militare piemontese e degli importanti scritti militari da lui composti.
Nell’altro tondo Carlo Giacinto Sachero, medico e autore di importanti scritti, è scolpito frontalmente.
(Creazione percorso e testi di Marta Conta Canova/ Rivarolo C.se-TO)