Giuseppe PONGILIONE

Giuseppe PONGILIONE

artista Lorenzo Vegnano
Introduzione storica

L'opera è un perfetto esempio del Positivismo funebre monumentale. E' stata realizzata da Lorenzo Vergnano, scultore e professore alla Ecole des Beaux Arts in Paris, negli anni 1885-1886. Il monumento è popolarmente conosciuto nell'ambito torinese con l'appellativo "tomba dij rat" per la presenza nel registro inferiore del monumento, di ambigue creature che ricordano vagamente la figura di un ratto.

Il Monumento funebre della famiglia Pongilione, è collocato all'interno di un ambiente semiconfinato, in corrispondenza di una nicchia architettonica poco profonda che affaccia sul portico dell'Arcata della Quarta ampliazione del cimitero Monumentale di Torino e precisamente sotto l'arco n. 25.
La parete di fondo della nicchia è interamente rivestita da una decorazione lapidea in marmo bianco di Carrara realizzata a bassorilievo e raffigurante una gloria di angeli in procinto di accogliere in paradiso il defunto, con al di sotto le rappresentazioni dei monumenti e infrastrutture ai quali l'ingegnere si è dedicato quando era in vita.
Al centro del bassorilievo si collocano le due figure scultoree dell'ingegnere e dell'angelo che, protraendosi in avanti, si distanziano progressivamente dal resto della composizione.
Il registro inferiore del monumento, su cui poggiano le due statue, è costituito da una riproduzione simbolica del sarcofago in cui l'ingegnere è stato deposto, affiancata dalla figura di un angelo che tende fra le mani un drappo su cui è scolpita l'epigrafe dedicatoria. A completamento dell'apparato decorativo del monumento si individuano inoltre una serie di lastre in marmo bardiglio di Carrara realizzate per rivestire il sottarco a tutto sesto della nicchia, incise e scolpite a bassorilievo con motivi decorativi fitomorfi. Una piccola cancellata metallica fissa, delimita l'ambiente architettonico in cui è situata l'opera. Tale elemento è realizzato probabilmente in bronzo ed è stato foggiato con la tecnica della fusione a "cera persa". E' suddiviso in tre elementi collegati tra loro ed è ancorato ai muri tramite delle zanche in ferro.

Restauro conservativo
L’intervento conservativo sul monumento è iniziato nel 2013 come stage estivo del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (Università di Torino in convenzione con la Fondazione CCR “La Venaria Reale”). Dal 7 luglio 2015 gli studenti del 1° anno del settore PFP1 (Manufatti lapidei e derivati, superfici decorate dell'architettura), sotto la supervisione della docente Lea Ghedin, hanno ripreso i lavori nel cantiere didattico allestito al Cimitero Monumentale di Torino.
Il monumento in marmo presenta uno stato di conservazione particolarmente compromesso, anche a causa dei danni subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, e ha richiesto la progettazione di un restauro articolato in più fasi operative.
Dopo un primo intervento effettuato nell'estate del 2013 nelle porzioni superiore e centrale del monumento, sempre nell'ambito dell'attività didattica del Corso di Laurea, l'attuale cantiere consentirà di approfondire i saggi di pulitura già effettuati, sia con metodi tradizionali che con tecnica Laser, e di mettere in sicurezza, con l'applicazione di opportuni consolidanti, la parte inferiore del manufatto, che presenta gravi fenomeni di decoesione.
Accanto al cantiere in loco, è in corso anche l'intervento sulla cancellata in metallo dello stesso monumento, di cui si stanno occupando gli studenti del IV anno del settore PFP4 (Manufatti in metallo, ceramica e vetro), diretti dai docenti Marco Demmelbauer e Alessandro Ferradini. I lavori di restauro sono supervisionati dalla Soprintendenza competente e dal Servizio Edifici Municipali che interviene per la Città in quanto proprietaria del manufatto.

Materia: marmo Carrara e Bardiglio; bronzo
Alta Sorveglianza:arch. Giuse Scalva, dott.ssa Maria Rosaria Severino
Ente Proprietario: Comune di Torino
I Fase del cantiere: giugno 2013
II Fase del cantiere: luglio 2015
Completamento restauro: dicembre 2016

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