Protagonisti del calcio parte 3 - Carlo BIGATTO
Sepoltura, Biografia e immagini
Ubicazione (Cenotafio) : ampliazione tre, arcata 205, tomba famiglia Casalini dove è ancora oggi riportato il suo nome, poi traslato al cimitero di Piobesi (TO) nella tomba di famiglia.
Nato a Balzola (AL) il 7 gennaio 1898 - Morto a Torino il 16 settembre 1942
Figlio di Luigi, capostazione ad Orbassano, e di Luigia Roggiero, Carlo Bigatto sarà il giocatore e capitano simbolo della Juventus dal 1913 al 1931, dove arriva dopo aver giocato in altre due squadre cittadine: il Junior e l’F.C. Piemonte. Gioca con un caratteristico copricapo bianconero con due alette laterali, da qui il soprannome il “Capitano Alato”. Agiato di suo, avendo a Piobesi (TO) una ditta di importazione di legname e carbone, rifiuta per tutta la carriera il passaggio al professionismo, mantenendo di fatto sempre nel football la sua passione dilettantistica. Anche un fratello minore, Eugenio, segue Carlo nella Juventus, con minore fortuna. Finita come detto nel 1931 la carriera agonistica, viene chiamato nel 1935 a campionato in corso a sostituire Carlo Carcano sulla panchina bianconera, contribuendo così alla conquista del quinto scudetto consecutivo della Juventus. Viene a mancare ancor giovane dopo una lunga malattia polmonare (era un accanito fumatore, si diceva che arrivasse a fumare anche 140 sigarette al giorno!), lasciando la moglie Ricciarda Eugenia Beretta e i figli Elisa e Giorgio, venendo sepolto nel Cimitero Monumentale di Torino nella tomba della famiglia Casalini, nel frattempo la sua famiglia costruisce a Piobesi una cappella, dove viene traslato nel 1965, nella quale oggi riposa assieme ai suoi genitori, al fratello e alla moglie.
(Testi e ricerca di Gabriele Ferrero/Alpignano - To)
Sepoltura, Biografia e immagini
Ubicazione (Cenotafio) : ampliazione tre, arcata 205, tomba famiglia Casalini dove è ancora oggi riportato il suo nome, poi traslato al cimitero di Piobesi (TO) nella tomba di famiglia.
Nato a Balzola (AL) il 7 gennaio 1898 - Morto a Torino il 16 settembre 1942
Figlio di Luigi, capostazione ad Orbassano, e di Luigia Roggiero, Carlo Bigatto sarà il giocatore e capitano simbolo della Juventus dal 1913 al 1931, dove arriva dopo aver giocato in altre due squadre cittadine: il Junior e l’F.C. Piemonte. Gioca con un caratteristico copricapo bianconero con due alette laterali, da qui il soprannome il “Capitano Alato”. Agiato di suo, avendo a Piobesi (TO) una ditta di importazione di legname e carbone, rifiuta per tutta la carriera il passaggio al professionismo, mantenendo di fatto sempre nel football la sua passione dilettantistica. Anche un fratello minore, Eugenio, segue Carlo nella Juventus, con minore fortuna. Finita come detto nel 1931 la carriera agonistica, viene chiamato nel 1935 a campionato in corso a sostituire Carlo Carcano sulla panchina bianconera, contribuendo così alla conquista del quinto scudetto consecutivo della Juventus. Viene a mancare ancor giovane dopo una lunga malattia polmonare (era un accanito fumatore, si diceva che arrivasse a fumare anche 140 sigarette al giorno!), lasciando la moglie Ricciarda Eugenia Beretta e i figli Elisa e Giorgio, venendo sepolto nel Cimitero Monumentale di Torino nella tomba della famiglia Casalini, nel frattempo la sua famiglia costruisce a Piobesi una cappella, dove viene traslato nel 1965, nella quale oggi riposa assieme ai suoi genitori, al fratello e alla moglie.
(Testi e ricerca di Gabriele Ferrero/Alpignano - To)
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