Protagonisti del calcio parte 2 - Alfonso FERRERO de GUBERNATIS Ventimiglia

Protagonisti del calcio parte 2 - Alfonso FERRERO de GUBERNATIS Ventimiglia

Sepoltura, Biografia e immagini

Ubicazione: prima ampliazione area 496, viale centrale, tomba di famiglia, loculo sotterraneo


Nato a TORINO il 21 ottobre 1871, morto a TORINO il 10 gennaio 1961


Vista l’altisonanza del nome, conviene dare alcune spiegazioni su di esso. A metà del ‘700 il marchese Emanuele Ferrero d’Alassio sposa Maria Lucrezia de Gubernatis che porta a casa Ferrero il nome, le armi, i feudi e le ricchezze dei Conti di Ventimiglia, signori d’Aurigo, Cenova e Lavina, e dei De Gubernatis, Conti di Baussone e signori del Castellar. Quindi, tutti i De Gubernatis sono Conti di Baussone.
Giuseppe Federico Marcello Alfonso Maria Ferrero Ventimiglia è Marchese ed é tra i fondatori della squadra calcistica pionieristica del Nobili Torino, con Luigi Amedeo di Savoia-Aosta ed il barone Cesana, squadra che per fondazione (anno 1889) risulta la seconda più antica d'Italia, successiva solo al Torino FCC, nato nel 1887. Nel 1891 il Nobili Torino si fonde con il Torino FCC per dare vita all'Internazionale Torino. Nel 1899 Alfonso Ferrero é tra i fondatori della FIAT; diventa presidente dell'UAI, poi diventato ACI, dal 1904 al 1905, quindi dal 1911 al 1912 é anche presidente della FIGC della quale riporta la sede a Torino, dopo un temporaneo trasferimento della stessa a Milano. Dal 1913 al ‘32 é anche presidente della Federazione Italiana Scherma. Nel gennaio 1897 è uno dei fondatori del F.C. Torinese di cui é praticamente un factotum: in origine presidente, quindi vice-presidente ed allenatore-giocatore, portando in società le casacche giallo-arancio nere che già vestivano i giocatori della Nobili. Partecipa con questa squadra al primo campionato italiano di calcio, disputatosi nel 1898, venendo eliminato nelle semifinali del torneo. L'anno seguente la stessa squadra viene eliminata al primo turno. Negli anni del dopoguerra è consigliere della società Francesco Cinzano e C. , della quale è amministratore il figlio Luca. Muore all’età di 89 anni.

(Testo e ricerca di Giovanni Arbuffi/Pianezza-To)

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