Monumento funebre MANCIO
Opera O.Tabacchi Monumentale di Torino
Datazione: 1895
Collocazione: cimitero Monumentale di Torino, V ampliazione, arcata n. 240
Progettista: -
Scultore: Odoardo Tabacchi
Firma sull’opera: -
Un busto è l’opera che Tabacchi realizza per la sepoltura Mancio. Durante una passeggiata sotto il portico del quinto ampliamento è possibile ammirare l’opera in bronzo, questa volta pensata per una prospettiva frontale di osservazione. Il busto poggia su un piedistallo rastremato dalla sezione troncopiramidale rovescia che dona slancio ed enfasi alla composizione.
Lo stacco cromatico tra il piedistallo lo sfondo dove troneggia in alto il simbolo della croce, restituisce tridimensionalità alla composizione. I connotati fisici del volto di Mancio sono intenzionalmente restituiti nell’accortezza con cui sono trattati dettagli come il naso aquilino o la folta barba. Si conferma ancora una volta la volontà da parte della committenza di essere rappresentati con le proprie fattezze, una sorta di istantanea realistica che porta con sé il segno dell’artista e la materia concreta. La ritrattistica verista è una costante nelle opere sepolcrali di Tabacchi tanto da identificare un genere autonomo.
(Testi, immagini e ricerche dott.ssa Giulia Lamolinara. Tesi di diploma Politecnico di Torino, Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio 2022-2023)
Opera O.Tabacchi Monumentale di Torino
Datazione: 1895
Collocazione: cimitero Monumentale di Torino, V ampliazione, arcata n. 240
Progettista: -
Scultore: Odoardo Tabacchi
Firma sull’opera: -
Un busto è l’opera che Tabacchi realizza per la sepoltura Mancio. Durante una passeggiata sotto il portico del quinto ampliamento è possibile ammirare l’opera in bronzo, questa volta pensata per una prospettiva frontale di osservazione. Il busto poggia su un piedistallo rastremato dalla sezione troncopiramidale rovescia che dona slancio ed enfasi alla composizione.
Lo stacco cromatico tra il piedistallo lo sfondo dove troneggia in alto il simbolo della croce, restituisce tridimensionalità alla composizione. I connotati fisici del volto di Mancio sono intenzionalmente restituiti nell’accortezza con cui sono trattati dettagli come il naso aquilino o la folta barba. Si conferma ancora una volta la volontà da parte della committenza di essere rappresentati con le proprie fattezze, una sorta di istantanea realistica che porta con sé il segno dell’artista e la materia concreta. La ritrattistica verista è una costante nelle opere sepolcrali di Tabacchi tanto da identificare un genere autonomo.
(Testi, immagini e ricerche dott.ssa Giulia Lamolinara. Tesi di diploma Politecnico di Torino, Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio 2022-2023)
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