Monumento funebre DE AMICIS
Opera O.Tabacchi Monumentale di Torino
Datazione: 1898
Collocazione: cimitero Monumentale di Torino, V ampliazione, arcata n. 223
Progettista: -
Scultore: Odoardo Tabacchi
Firma sull’opera: -
«Opere di marmista sono in massima parte le cose nuove che si vedono quest’anno al nostro cimitero. Tre soli monumenti degni di nota ho notati almeno finora perché potrei averne dimenticato involontariamente qualcuno in una prima visita e riparerò volentieri in seguito all’omissione. Alludo al monumento a Furio De Amicis di Odoardo Tabacchi, alla tomba della famiglia Bertazzone, opera di Francesco Sassi, ed a quella delle famiglie Gabbio-Davico, di Giuseppe Navaretti.
Odoardo Tabacchi ha fatto opera, più che di artista, di amico, e questa tomba del povero Furio è fra le cose sue più ispirate. È ben questa la tomba di un poeta e d’un figlio di poeta! Nella parete, su cui alternano le morbide curve archi di marmo bigio e giallastro, si libra a volo una bella e mesta figura di donna; è la Musa che trae dalla lira ispirati accordi. Il giovane Furio, in posa naturale, appoggiato ad un masso, pare ascolti quelle vibrazioni dell’anima tocca dal plettro dell’estro per tradurle sui fogli che stringe nella mano sinistra. Sul sarcofago sul quale poggia la statua, è riprodotta in oro la firma del defunto, agile e ferma.
La figura di donna è in altorilievo e di bronzo come la statua del giovane, di una rassomiglianza e di un’espressione mirabili. Ah! Quante volte innanzi a quel simulacro del loro diletto, per magistero d’arte anche nel bronzo, così palpitante di vita e di pensiero, quante volte la madre affranta, che non avrà… » (Gazzetta di Torino, n. 296, 26-27 ottobre 1900).
Molto è già stato restituito dall’articolo di giornale sopracitato, la tomba di Furio, figlio del noto scrittore Edmondo De Amicis, è la sepoltura di un giovane ragazzo, la cui scultura bronzea restituisce i dettagli delle sue passioni in vita, la penna e il taccuino per mano, la sua firma sul basamento.
(Testi, immagini e ricerche dott.ssa Giulia Lamolinara. Tesi di diploma Politecnico di Torino, Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio 2022-2023)
Opera O.Tabacchi Monumentale di Torino
Datazione: 1898
Collocazione: cimitero Monumentale di Torino, V ampliazione, arcata n. 223
Progettista: -
Scultore: Odoardo Tabacchi
Firma sull’opera: -
«Opere di marmista sono in massima parte le cose nuove che si vedono quest’anno al nostro cimitero. Tre soli monumenti degni di nota ho notati almeno finora perché potrei averne dimenticato involontariamente qualcuno in una prima visita e riparerò volentieri in seguito all’omissione. Alludo al monumento a Furio De Amicis di Odoardo Tabacchi, alla tomba della famiglia Bertazzone, opera di Francesco Sassi, ed a quella delle famiglie Gabbio-Davico, di Giuseppe Navaretti.
Odoardo Tabacchi ha fatto opera, più che di artista, di amico, e questa tomba del povero Furio è fra le cose sue più ispirate. È ben questa la tomba di un poeta e d’un figlio di poeta! Nella parete, su cui alternano le morbide curve archi di marmo bigio e giallastro, si libra a volo una bella e mesta figura di donna; è la Musa che trae dalla lira ispirati accordi. Il giovane Furio, in posa naturale, appoggiato ad un masso, pare ascolti quelle vibrazioni dell’anima tocca dal plettro dell’estro per tradurle sui fogli che stringe nella mano sinistra. Sul sarcofago sul quale poggia la statua, è riprodotta in oro la firma del defunto, agile e ferma.
La figura di donna è in altorilievo e di bronzo come la statua del giovane, di una rassomiglianza e di un’espressione mirabili. Ah! Quante volte innanzi a quel simulacro del loro diletto, per magistero d’arte anche nel bronzo, così palpitante di vita e di pensiero, quante volte la madre affranta, che non avrà… » (Gazzetta di Torino, n. 296, 26-27 ottobre 1900).
Molto è già stato restituito dall’articolo di giornale sopracitato, la tomba di Furio, figlio del noto scrittore Edmondo De Amicis, è la sepoltura di un giovane ragazzo, la cui scultura bronzea restituisce i dettagli delle sue passioni in vita, la penna e il taccuino per mano, la sua firma sul basamento.
(Testi, immagini e ricerche dott.ssa Giulia Lamolinara. Tesi di diploma Politecnico di Torino, Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio 2022-2023)
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