Il rischio strutturale

Il rischio strutturale

Cappella Sacerdoti defunti

Cimitero monumentale di Torino Quarta ampliazione Cappella centrale

Nonostante il focus dell’attenzione appaia incentrato sulle tombe e le loro decorazioni, non bisogna dimenticare le strutture, anch’esse generalmente di interesse artistico, che le contengono. Un caso emblematico è costituito dall’edicola al centro della Quarta ampliazione, contenente al suo interno un’opera marmorea firmata dall’artista Vergnano. Esternamente, circumnavigando la cappella, è possibile osservare più categorie di degrado: crepe in una delle colonne perimetrali, l’attacco da parte di agenti biotederiogeni sul basamento della stessa colonna (patina biologica formata, in questo caso, da muschi) e distacchi presenti sulle piccole colonne esterne delle vetrate. Il primo caso, costituendo il punto su cui scaricano gli archi “a tutto sesto” dell’edicola, potrebbe portare anche a delle difficoltà strutturali che, nonostante non possano portare a cedimenti strutturali nell’immediato, potrebbero peggiorare le condizioni della cappella e mettere a rischio l’integrità dell’opera marmorea custodita al suo interno, oltre al degrado della cappella stessa di stile neoromanico. Questo deterioramento, collegabile verosimilmente al degrado del materiale stesso o a lesioni di schiacciamento, può essere risolto tramite la cerchiatura metallica o l’applicazione di resine adeguate. Queste procedure, infatti, sono funzionali al recupero della continuità degli elementi murari che costituiscono la struttura.

(Testi e fotografie: dott.ssa Livia Puglisi, specializzanda in Beni Archeologici -Scuola di Specializzazione “Giorgio Gullini”, Università di Torino)

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