Tomba Podesti

Tomba Podesti

Francesco Podesti, pittore (Ancona, 21 marzo 1800 - Roma, 10 febbraio 1895)

Quadriportico, braccio destro, arcata XIV

Clotilde Podesti, scultura; “Le fanciulle di Israele piangono sulla tomba della figlia di Jefte”, dipinto murale (Francesco Podesti, 1867)

Il pittore Francesco Podesti progettò e scolpì il monumento funebre per la prematura scomparsa della moglie Clotilde, avvenuta nel 1865. La struttura architettonica - delimitata da architrave, timpano e pilastri laterali – il sarcofago della defunta giacente e i motivi decorativi in rilievo ne fanno un eccellente esempio di scultura funeraria ottocentesca caratterizzata dalla ripresa filologica degli elementi stilistici tardorinascimentali. Podesti, che con la tomba della moglie Clotilde si cimentò per la prima volta in un’opera di scultura, è anche autore della lunetta superiore, raffigurante una scena del Vecchio Testamento legata al culto dei morti: “Le fanciulle di Israele piangono sulla tomba della figlia di Jefte”.
La vicenda artistica di Francesco Podesti si svolse prevalentemente a Roma dove si trasferì nel 1816, entrando a far parte dell’Accademia di San Luca. Della formazione romana risentirono le sue prime opere: il “Gladiatore morente”, col quale vinse nel 1821 il concorso Canova, una copia da Raffaello ed “Eteocle e Polinice” (1824), dov’è evidente l’influenza dell’insegnamento di Landi e Camuccini. Nella produzione matura, cercò invece di affermarsi con uno stile più indipendente ed eclettico, emergendo in particolare nell’esecuzione di dipinti murali. In Vaticano raffigurò, su commissione di Pio IX, “La definizione e proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione” (1856-1870), nell’ambiente che introduce alle Stanze di Raffaello, mentre per il principe Alessandro Torlonia, sempre a Roma, realizzò degli affreschi nella villa su via Nomentana e nella galleria del palazzo, già presso piazza Venezia.
Podesti eseguì opere prestigiose anche per la sua città natale, tra le quali il “Martirio di san Lorenzo” per la cattedrale di Ancona.
L’artista eresse una tomba per la famiglia Podesti anche in Santa Maria sopra Minerva, dove, a differenza del monumento sepolcrale al Verano, si rifece allo stile gotico, in stretta relazione alle linee architettoniche della chiesa. Il revival medievale, tipico del gusto eclettico ottocentesco, venne inoltre adottato dall’amico Giovanni Maria Benzoni per la tomba adiacente nel Quadriportico. I due artisti, che nel 1867 andarono insieme a Parigi in occasione del Salon, si influenzarono di certo reciprocamente in relazione alle loro scelte stilistiche.


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