Tomba Paternostro

Tomba Paternostro

Ettore Ximenes, scultore e pittore (Palermo 11 aprile 1855 - Roma 20 dicembre 1926)

Bassopiano, riquadro 142


“Figura di dolente”, scultura; “Garibaldi ferito all’Aspromonte”, rilievo (Ettore Ximenes, 1914)


La Bellissima tomba del senatore Francesco Paternostro (1840-1913), opera di Ettore Ximenes, è costituita da una lapide marmorea su cui è riversa la figura di un’addolorata. La lapide è cinta da un rilievo in bronzo raffigurante il ferimento di Garibaldi all’Aspromonte il 29 agosto 1862. Francesco Paternostro volle così essere ricordato attraverso un fatto controverso, che egli rivendicava in morte essendo stato un testimone attivo della spedizione al seguito di Garibaldi, come già lo era stato nelle schiere dei Mille.
Alla grazia simbolista della figura allegorica fa riscontro il tono asciutto e realistico del rilievo, sintetizzando in maniera emblematica i due termini entro i quali mosse lo stile di Ximenes.
L’artista si formò prima all’Accademia di Belle Arti di Palermo, poi a quella di Napoli, radicandosi sul ceppo del verismo meridionale (Ciceruacchio, 1880), secondo gli insegnamenti del maestro Domenico Morelli. A Roma, dal 1893, iniziò a manifestare una tendenza eclettica che caratterizza i numerosi monumenti a lui commissionati: dal gigantismo retorico nella Quadriga (ca. 1911) per il palazzo di Giustizia e nel gruppo con il Diritto per l’Altare della Patria (a destra del monumento equestre), al realismo sobrio dei monumenti a Garibaldi per Pesaro (1887) e Milano (1895), fino alle cadenze liberty della tomba Cariola (cimitero di Staglieno, 1908) o del disegno architettonico nella tomba Treves (cimitero monumentale di Milano, 1907), come anche dei rilievi nel monumento a Verdi (Parma, 1913). Va infine ricordato che il primo edificio liberty a Roma fu proprio il villino Ximenes di piazza Galeno (1902), opera di Leonardo Paterna Baldizzi e dello stesso Ximenes, autore anche di alcune decorazioni interne in stile floreale.
Al Verano è presente, oltre alla tomba di famiglia, un’ulteriore opera dello scultore palermitano: la tomba del Senatore Francesco Paternostro (1914; bassopiano, riquadro 142). Altri monumenti sepolcrali dell’artista si trovano nei cimiteri di Urbino (statua della Fede per la cappella Serafini, 1895 ca.) e di Brescia (tomba Zanardelli, 1908).

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