Quadriportico, braccio destro, arcata d'angolo verso l'ingresso
Maria Adelaide Samat, bassorilievo; “Madonna con Bambino e angeli e Maria Adelaide Samat in preghiera”, dipinto (Paul Balze, 1843 ca.)
Il piccolo monumento funebre Samat, precedente alla realizzazione del Quadriportico, era originariamente collocato sul muro di cinta confinante con la vigna dei padri cappuccini e abbattuto nel 1873. Si compone di una lunetta dipinta con la “Madonna con Bambino e angeli e Maria Adelaide Samat in preghiera” e inferiormente di un bassorilievo con il ritratto della defunta di ascendenza neoclassica. Il dipinto è il primo esempio al Verano di questa tecnica ceramica, poi ripresa da Filippo Severati nei numerosi ritratti funerari.
Il pittore Paul Balze (Roma 1815-Parigi 1884), di origine francese ma nato in Italia quando il padre vi risiedeva come attaché del re Carlo VI di Spagna, si formò a Parigi, dove nel 1831 frequentò l’Ecole des Beaux Arts e l’atelier di Ingres. Attorno al 1835, tornato in Italia per accompagnare la madre, eseguì con il fratello Raimondo, anch’egli pittore, numerose copie da Michelangelo e da Raffaello. A questa attività Balze affiancò ben presto quella di smaltista, utilizzando una tecnica su ceramica e su lava che ebbe successo in Francia per le grandi decorazioni. Durante i suoi frequenti viaggi in Italia, l’artista incontrò il giovane Filippo Severati e lo mise a conoscenza del nuovo procedimento tecnico a smalto su ceramica, invitandolo a unirsi a lui nell’esecuzione di pitture di grande formato. L’artista italiano rifiutò questa collaborazione utilizzando invece, con opportune modifiche, la tecnica del francese nell’esecuzione dei ritratti per i monumenti funebri del Verano.