TOMBA FAMIGLIA BOLMIDA - Risorgimento

TOMBA FAMIGLIA BOLMIDA - Risorgimento

Liceo REMA classe 4A gruppo 2

Tomba famiglia Bolmida
Ubicazione Cimitero Monumentale - Prima ampliazione arcata n. 121
Titolo: I cittadini illustri del Risorgimento italiano - Progetto in collaborazione con il FAI Delegazione di Torino
"Percorso tra arte e storia: le tombe monumentali dei personaggi del Risorgimento "

BIOGRAFIA
Nato nel 1811 da Giuseppe, titolare della "Bolmida e C." ed esponente di quella schiera di banchieri privati che in Piemonte univano all'attività bancaria il negozio delle sete, assunse insieme col fratello Vincenzo la direzione dell'azienda. Il riassetto economico e finanziario dell'impresa permetteva già nel 1845 al B. di unirsi in società col Cavour, nel progetto della Compagnia per la costruzione della ferrovia Torino-Savigliano. Successivamente, nel 1847, il Bolmida si impegnava nell'azione diretta a promuovere la fondazione della Banca di Torino differenziandosi così dal gruppo di banchieri privati. Nell'ottobre 1847, entrò nel primo consiglio di reggenza della banca piemontese. Dopo una laboriosa trattativa, fu condotta in porto, mediante il contratto sanzionato col decreto del 14 dic. 1849, che segnava l'atto di nascita della Banca nazionale degli Stati sardi. I suoi legami d'affari, ed in particolare l'incarico di corrispondente della "Rothschild Frères" di Parigi, facevano del Bolmida un naturale tramite tra le esigenze e le richieste dei governanti piemontesi. Il Bolmida con la sua attività privata e pubblica, espresse le resistenze degli stessi ambienti verso la linea di azione del Cavour rivolta, in vista di più generali fini economici e politici, a rafforzare le funzioni operative dello Stato nel governo della moneta e del credito. In diverse occasioni egli mostrò infine di disapprovare i mezzi apprestati dal Cavour per rafforzare e manovrare il credito pubblico nel quadro della politica di incremento degli investimenti produttivi statali. Il Bolmida morì il 29 dic. 1856

DESCRIZIONE DELLA TOMBA

 Il piedistallo poligonale presenta un volume prismatico poligonale di cui sono visibili le 3 facce. Ognuna di queste 3 facce è decorata da riquadri in bassorilievo. In uno dei riquadri è inserita la lapide dedicatoria di Luigi Bolmida; negli altri sono rappresentate delle figure della mitologia classica. Sul piedistallo campeggia la statua marmorea del defunto, seduto, rappresentato in abiti alto borghesi come si confà alla sua figura di grande banchiere. Reca nella mano destra alcuni fogli, probabile simbolo della sua attività a fianco di Cavour nella discussione sulla legge bancaria del 1850, che sanciva il ripristino del cambio libero dei biglietti a corso legale. Il manufatto è inserito in una nicchia coperta da una volta a botte con i lacunari a forma ottagonale. Sulla sinistra della statua vi è una lapide sormontata da un mezzo busto su un piccolo piedistallo.


(Ricerca e ideazione: Citiulo Camilla, Demetri Wendy,Riccio Alessandra, Virginia Rosa, Vasca Camilla - Classe 4A Gruppo 2 Liceo Regina Margherita 2022)

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