Tomba famiglia Bava
Ubicazione Cimitero Monumentale - Prima ampliazione arcata n. 145
Titolo: I cittadini illustri del Risorgimento italiano - Progetto in collaborazione con il FAI Delegazione di Torino
"Percorso tra arte e storia: le tombe monumentali dei personaggi del Risorgimento "
BIOGRAFIA DEL "IL BARONE BAVA"
Il barone Eusebio Bava nacque a Vercelli il 6 agosto1790; il padre era orologiaio. Nel1802 entrò nella Scuola militare di St.-Cyr, che lasciò nel 1806 per partecipare come sottufficiale volontario alla guerra contro la Prussia. Rimase nell’esercito napoleonico fino al 1815 e raggiunse il grado di capitale.
Tornò in Piemonte ed entrò a far parte dell’esercito sabaudo. Nel 1830 fu nominato colonnello e nel 1832, sotto Carlo Alberto, maggior generale. Nel 1838, era posto a capo della divisione di Torino, e due anni dopo divenne tenente generale. Comandante del 1° corpo d’armata nella prima guerra d’indipendenza fu uno dei responsabili della condotta strategica dei piemontesi. Nell’ottobre del 1848 Bava fu nominato generale in capo dell’esercito regio, ma in urto sia con Carlo Alberto che con gli elementi democratici del Parlamento piemontese venne rimosso dall’incarico. Nel settembre del 1849 diventava ministro della guerra, ma l’opposizione incontrata nei suoi tentativi di riorganizzare l’esercito piemontese lo costrinse alle dimissioni. Così terminava la sua carriera militare e politica.
In seguito a queste delusioni ed amarezze, morì improvvisamente nel 1854 all’età di 63 anni, portando con sé, nonostante tutto, l’etichetta di miglior generale del Risorgimento italiano.
DESCRIZIONE DELLA TOMBA
Il manufatto è un bassorilievo composto da una base marmorea con dei riquadri, recanti delle iscrizioni dedicatorie. Sulla base campeggia un sarcofago che, poggiante su due basi, è diviso in due parti da cornici. Al centro della fascia superiore sono rappresentate due spade incrociate con al centro uno scudo contenente una torre sormontata da una corona. Il sarcofago è sormontato da una croce latina.
Simbologia
● le due spade incrociate che si trovano dentro allo scudo, indicano simbolicamente qualcuno che è stato un grande scudiero
● la croce latina sopra al sarcofago rappresenta la crocifissione di Gesù e simbolicamente indica la fede.
● La foglia di Acanto è tra gli elementi decorativi più comuni, estremamente diffusa in età neoclassica sia in architettura sia nei monumenti funerari. Pianta vivace le cui belle foglie lucide, laciniate profondamente e accartocciate furono motivo inspiratore allo scultore ateniese Callimaco, che le vide graziosamente spuntare agli orli dell'embrice di una tomba. Così ebbe origine l'ordine detto del capitello corinzio (Vitruvio). Secondo il gesuita Vilcopende l'invenzione si deve agli architetti del tempio di Salomone. Nell'architettura gotica viene soprattutto usata l'acanto spinosa, in rappresentanza dell’indole della nazione.
(Ricerca e ideazione: Grembi Ambra; Lombardo Lisa, Costa Isabella, Guarino Giada - Classe 4A Gruppo 3 Liceo Regina Margherita 2022)