Bruno Corbucci
Sceneggiatore e regista (Roma, 23 ottobre 1931 – Roma, 6 settembre 1996)
Zona Ampliamento: riquadro 133, tomba 92
Lavora come sceneggiatore a partire dalla metà degli anni '50 soprattutto sui film interpretati da Totò: Totò, Peppino e la dolce vita, riuscita parodia del capolavoro felliniano, Chi si ferma è perduto e I due marescialli diretti tutti dal fratello Sergio nel '61. Sempre per il fratello scrive il soggetto del film Django ('66), uno dei migliori western italiani dopo quelli girati da Sergio Leone.Esordisce alla regia con James Tont operazione U.N.O. ('65) risposta italiana alle spy story in chiave parodica e grottesca nel quale lavorano Lando Buzzanca e Alighiero Noschese.
In Ringo e Gringo contro tutti ('66) prova la stessa operazione con il genere degli spaghetti western, questa volta senza ottenere buoni risultati.
Nel '76 dirige Squadra antifurto il primo di una lunga serie di grande successo incentrata sulla figura dell'ispettore coatto Nico Giraldi detto “er Monnezza”, personaggio interpretato da Tomas Milian già nel film Il trucido e lo sbirro ('76) di Umberto Lenzi, tipico esempio di poliziesco all'italiana. Il filone è ambientato in una Roma anarchica, caciarona e violenta nella quale i risvolti grotteschi e le parolacce dominano la scena. Come spalla ideale per la logorroica volgarità dell'ispettore il regista gli affianca il caratterista Franco Lechner (Bombolo) inventando la figura di “Venticello” che con la sua fisicità dirompente e le battute scurrili ruba spesso la scena a Tomas Milian. La serie arriva a contare una dozzina di sequel e si esaurisce a metà degli anni '80 con Delitto al Blue Gay ('84).
Sceneggiatore e regista (Roma, 23 ottobre 1931 – Roma, 6 settembre 1996)
Zona Ampliamento: riquadro 133, tomba 92
Lavora come sceneggiatore a partire dalla metà degli anni '50 soprattutto sui film interpretati da Totò: Totò, Peppino e la dolce vita, riuscita parodia del capolavoro felliniano, Chi si ferma è perduto e I due marescialli diretti tutti dal fratello Sergio nel '61. Sempre per il fratello scrive il soggetto del film Django ('66), uno dei migliori western italiani dopo quelli girati da Sergio Leone.Esordisce alla regia con James Tont operazione U.N.O. ('65) risposta italiana alle spy story in chiave parodica e grottesca nel quale lavorano Lando Buzzanca e Alighiero Noschese.
In Ringo e Gringo contro tutti ('66) prova la stessa operazione con il genere degli spaghetti western, questa volta senza ottenere buoni risultati.
Nel '76 dirige Squadra antifurto il primo di una lunga serie di grande successo incentrata sulla figura dell'ispettore coatto Nico Giraldi detto “er Monnezza”, personaggio interpretato da Tomas Milian già nel film Il trucido e lo sbirro ('76) di Umberto Lenzi, tipico esempio di poliziesco all'italiana. Il filone è ambientato in una Roma anarchica, caciarona e violenta nella quale i risvolti grotteschi e le parolacce dominano la scena. Come spalla ideale per la logorroica volgarità dell'ispettore il regista gli affianca il caratterista Franco Lechner (Bombolo) inventando la figura di “Venticello” che con la sua fisicità dirompente e le battute scurrili ruba spesso la scena a Tomas Milian. La serie arriva a contare una dozzina di sequel e si esaurisce a metà degli anni '80 con Delitto al Blue Gay ('84).
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