Alessandro Moreschi
Cantore (Montecompatri, 11 novembre 1858 – Roma, 21 aprile 1922)
Pincetto Nuovo, Riquadro 31 bis
Alessandro Moreschi, chiamato "L'angelo di Roma" per la sua voce soave che richiamava ad uno status di purezza sessuale, è stato uno storico “soprano naturale” (come venivano chiamati a quel tempo) del coro pontificio dal 1883 al 1913.
Studiò a Roma presso la scuola della chiesa di San Salvatore in Lauro ed i suoi maestri furono Gaetano Capocci e Nazzareno Rosati. Nel 1883, all’età di 25 anni, entrò nel Coro della Cappella Sistina come solista.
Evirato prima della pubertà per impedirne il naturale abbassamento di tono e timbro, aveva una voce dotata di acuti incomparabili.
Con l'unità d'Italia, avvenuta nel 1861, la castrazione fu dichiarata ufficialmente illegale ma fu soltanto con la promulgazione del motu proprio sulla musica sacra (1903) che il papa Pio X ottiene la fine ufficiale per i castrati. In seguito verranno sostituiti con i bambini.
Questo storico cantore risulta, ad oggi, l'unico autentico evirato di cui siano rimaste registrazioni.
Nel 1900 cantò alla messa funebre del re Umberto I. Amato e apprezzato si esibì anche nel Coro della Cappella Giulia e in quello della Cappella Lateranense. Tenne concerti presso l’università e nei salotti della “Roma bene”. Si esibì anche all’estero.
Nel CD The Last Castrato sono pubblicate le registrazioni su cera di sue 17 esibizioni per i primi grammofoni realizzate tra il 1902 e il 1904. Questo reperto fonografico è la sola testimonianza della voce autentica di un cantore evirato.
Alessandro Moreschi cantò nella Cappella Sistina, in Vaticano, fino al 1913.
Il figlio adottivo, Giulio Moreschi, lavorò come tenore e attore cinematografico.
Cantore (Montecompatri, 11 novembre 1858 – Roma, 21 aprile 1922)
Pincetto Nuovo, Riquadro 31 bis
Alessandro Moreschi, chiamato "L'angelo di Roma" per la sua voce soave che richiamava ad uno status di purezza sessuale, è stato uno storico “soprano naturale” (come venivano chiamati a quel tempo) del coro pontificio dal 1883 al 1913.
Studiò a Roma presso la scuola della chiesa di San Salvatore in Lauro ed i suoi maestri furono Gaetano Capocci e Nazzareno Rosati. Nel 1883, all’età di 25 anni, entrò nel Coro della Cappella Sistina come solista.
Evirato prima della pubertà per impedirne il naturale abbassamento di tono e timbro, aveva una voce dotata di acuti incomparabili.
Con l'unità d'Italia, avvenuta nel 1861, la castrazione fu dichiarata ufficialmente illegale ma fu soltanto con la promulgazione del motu proprio sulla musica sacra (1903) che il papa Pio X ottiene la fine ufficiale per i castrati. In seguito verranno sostituiti con i bambini.
Questo storico cantore risulta, ad oggi, l'unico autentico evirato di cui siano rimaste registrazioni.
Nel 1900 cantò alla messa funebre del re Umberto I. Amato e apprezzato si esibì anche nel Coro della Cappella Giulia e in quello della Cappella Lateranense. Tenne concerti presso l’università e nei salotti della “Roma bene”. Si esibì anche all’estero.
Nel CD The Last Castrato sono pubblicate le registrazioni su cera di sue 17 esibizioni per i primi grammofoni realizzate tra il 1902 e il 1904. Questo reperto fonografico è la sola testimonianza della voce autentica di un cantore evirato.
Alessandro Moreschi cantò nella Cappella Sistina, in Vaticano, fino al 1913.
Il figlio adottivo, Giulio Moreschi, lavorò come tenore e attore cinematografico.
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