Scultore A. Rivalta 1872
La tomba Raggio rappresenta il cordoglio dei famigliari riuniti al capezzale dell’anziano capofamiglia Carlo. A vegliare il padre è presente anche Edilio, noto armatore e industriale, ritratto in piedi, intento a confortare la madre ma con lo sguardo rivolto al letto su cui giace il genitore, presso il quale si trova il fratello Armando. Il processo di “concretizzazione” del tema del compianto appare qui compiuto: è una rappresentazione della morte “in sé”, in un interno borghese, dove l’elemento della trascendenza, attraverso angeli del conforto o dell’accompagnamento, o altre figure simboliche, non trova posto. Il Realismo borghese si rivela lo stile più idoneo a esprimere questa nuova concezione della morte: lo scultore ricorre a un descrittivismo analitico, che restituisce non solo i più minuti dettagli di arredamento, abiti e ornamenti, ma anche, con lo stesso grado di verismo, lo stato emotivo dei personaggi. Non a caso la sua carriera, iniziata a Genova, era proseguita a Firenze, a fianco dei Macchiaioli, che in pittura tradussero analoghe istanze di adesione al “vero”.
sb