Scultore G. B. Villa 1879
Il monumento, datato 1879, fu commissionato da Virginia Aprile, vedova di Raffaele Pienovi. L’iscrizione ricorda il ruolo sociale del defunto, commerciante dalla “prospera e lodata virtù”. La vedova volle il consorte ricordato in una dimensione privata e familiare: il gruppo scultoreo, collocato sopra il sarcofago, infatti, la ritrae china sul letto di morte del marito, mentre solleva il lenzuolo per poterlo guardare un’ultima volta. Il linguaggio realista di Villa e la sua ricerca del dettaglio - evidenti, in questo caso, nella resa degli abiti, come nell’ambientazione da interno borghese – sono qui esaltati dalla componente drammatica della scena, che pone lo spettatore di fronte al tragico mistero della morte senza mediazione simbolica e senza alcun messaggio consolatorio. Negli anni Settanta e Ottanta del XIX secolo, infatti, la rappresentazione del defunto sul letto di morte, appare sempre meno filtrata dal repertorio classico delle forme del “giacente” o del “sonno”. L’allusione alla trascendenza tende infatti a ridursi, mentre la contingenza e la crudezza dell’evento acquistano sempre più rilevanza, grazie alla ricostruzione di dettagli anche banali del contesto in cui esso si svolge. Di pregevole fattura i due grandi vasi di fiori in primo piano.
sb