Scultore G. Benetti 1873
Al centro della lunetta che sovrasta l’architettura neoquattrocentesca della tomba, datata 1873, lo scultore Benetti colloca il busto del defunto, Giovanni Battista Piaggio: ai simboli professionali (ancora, cime, clessidra, mappamondo, timone e carta nautica), posti ai lati del ritratto, è affidato il compito di ricordarne le fortune professionali: “nel doppio ufficio di capitano e mercante promosse in patria e nelle due Americhe il commercio e la navigazione”, recita infatti l’epitaffio. Come il lavoro, anche la famiglia, intesa come cellula della struttura sociale, è considerata dalla classe borghese un valore fondamentale e imprescindibile e per questo Benetti pone, all’ingresso della tomba, la vedova che, con il libro delle preghiere in mano, esce dalla porta bronzea del sepolcro: in piena aderenza ai dettami del Realismo borghese, anche il compianto del familiare viene così trasferito in una dimensione quotidiana. Si osservi la minuta descrizione di ogni dettaglio dell’abbigliamento e della fisionomia, ma anche l’attenzione che lo scultore dedica alla resa della condizione psicologica del personaggio.