Scultore E. De Albertis 1924
Contro le pareti della nicchia, interamente rivestite in marmo nero, si stagliano tre bianche sculture raffiguranti le Grazie, scese a visitare la tomba di chi fe' il bene e l'infiorò d'amore, come recita l'epigrafe. Il tema della "Bella morte", uno dei più ricorrenti tra i monumenti eretti a Staglieno nel primo quarto del secolo, trova in quest'opera una rinnovata forza plastica: il mito della giovinezza e il suo rimpianto si esprimono nei movimenti della danza delle tre figure femminili, stilisticamente resi con un linguaggio in bilico fra stilizzazione Decò e moderato novecentismo. Già dalla metà del secondo decennio del secolo De Albertis aveva infatti intrapreso un processo di semplificazione delle componenti floreali e bistolfiane, che avevano fin ad allora caratterizzato gran parte della sua attività, a favore di una graduale solidificazione e geometrizzazione della struttura compositiva.
sb