Scultore A. Rota 1886
Per mantenere vivo il ricordo, “aspettando la resurrezione” dei fratelli Giuseppe e Raffaele Brunetti (“ottimi cristiani e integerrimi negozianti”), i nipoti si affidano al pluripremiato scultore genovese Antonio Rota, famoso per il verismo delle sue opere. Rota utilizza in questo caso il motivo del ritorno dalla morte che, nei Vangeli, accomuna Cristo a Lazzaro. Su questa iconografia cristiana (il corpo nudo avvolto solo da una tunica, le braccia protese verso il mondo dei vivi, il teschio e le ossa a terra) si inserisce il dettaglio naturalista nella realizzazione del volto dell’uomo risorto.
sb