Scultore G. B. Cevasco 1858-1888 c.
I figli di Elena Bombrini e Emanuele Ageno dedicarono questa lapide ai genitori, per ricordarne l’amore e la generosità. L’immagine è infatti ispirata all’allegoria della Carità cristiana, traslata nel gesto ottocentesco di consolare e accudire gli orfani. Questi ultimi richiamano nello stesso tempo l’amore e la devozione filiali. La figura della Carità è invece rappresentata in vesti classiche, nell’atto di benedire e affidare al cielo la prole affranta. La sommità della lapide, di gusto eclettico, è sigillata dal simbolo della clessidra alata (tempus fugit).
sb