Tomba Bodoano

Tomba Bodoano

Scultore G.B. Villa, 1882

Seppur non particolarmente impegnativa, la scultura mostra l’adesione dell’artista al linguaggio del realismo borghese: il volto del defunto è raffigurato di profilo in un ovale che occupa lo spazio centrale del cippo, sormontato da un timpano, cimato da acroteri, ove compaiono una croce e un libro. Il ritratto è ornato da fronde di cipresso e alloro, piante dal forte valore simbolico, spesso presenti nella scultura funeraria: la prima, dal significato funesto, ma anche allusiva all’eternità, perché sempreverde, come spiega l’Iconologia di Cesare Ripa; la seconda, pure simbolo d’immortalità, celebra anche le virtù del defunto. In basso compaiono alcuni oggetti/simbolo – i sestanti e la bussola - che alludono sinteticamente alla professione svolta in vita da Luigi Bodoano: come recita l’epigrafe, egli fu infatti un “capitano marittimo”. Ancora dall’epigrafe si apprendono le virtù morali del defunto, “ottimo marito e padre, cittadino integro e operoso”. “Lavoro, onestà, famiglia” recita l’iscrizione di un’altra tomba del Quadrilatero (Tomba Queirolo, 1876): su questi tre fondamenti la pragmatica società borghese del secondo Ottocento, laica e positivista, aveva costruito la propria immagine, richiedendo agli scultori di Staglieno forme espressive adeguate. Quanto alla professione di Luigi Bodoano, in una città caratterizzata da un porto fiorente, si tratta di una delle più diffuse dell’epoca e pertanto anche i simboli qui raffigurati rientrano tra le più presenti nel cimitero genovese, insieme ad ancore e mappamondi.

mc

fonti: Caterina Olcese Spingardi

Add to
ARtour mobile

Create Your own guide and enjoy our free mobile app with following features:

  • Offline mode
  • Augmented Reality mode
  • Dynamic maps with navigation
  • Adding your own points
  • Audio guide
  • See all features