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Cimitero Monumentale di Staglieno

Punti di interesse del cimitero che accendono l'interesse per la città

Aperto nel 1851 e sviluppatosi con grande intensità rappresentativa sino alla Prima Guerra Mondiale, Staglieno combina la tipologia del Cimitero architettonico neoclassico, di tradizione mediterranea, sempre più caratterizzatosi nel corso del tempo come “galleria” di monumenti, con quella di tipo naturalistico diffusa nel Nord Europa. I linguaggi artistici di oltre un secolo – dal Neoclassicismo al Realismo, in una delle forme più caratterizzate e iperdescrittive che si riscontrino in tutto il contesto europeo, fino al Simbolismo, al Liberty, al Déco e a stili seguenti – vi si sono succeduti, dando risalto ad una scuola di scultori le cui opere si sono diffuse al di là dei confini regionali e nazionali. Allo stesso tempo Staglieno ha costituito per la sua imponente dimensione monumentale un richiamo forte per noti artisti italiani, come Bistolfi, Ximenes, Canonica, Messina. Hemingway, Nietzsche, Guy de Maupassant, Twain, l’imperatrice Elisabetta d’Austria – la famosa Sissi – sono solo alcuni dei numerosi personaggi storici, letterati, viaggiatori, artisti e filosofi che sono rimasti affascinati da Staglieno e hanno lasciato testimonianza delle loro visite.