La tomba, realizzata in memoria dell’ingegnere Edoardo Weber (1885-1945) si compone di un sarcofago in marmo di Carrara a pianta ellittica e di un cippo al di sopra del quale è collocato il busto in marmo raffigurante il defunto, fondatore dell'omonima azienda meccanica tutt'ora in attività.
Lungo il sarcofago sono collocati una serie di fregi, rappresentanti nei suoi aspetti più tecnici episodi della produzione del celebre carburatore ideato da Weber. La narrazione celebra il tema del lavoro nella sua componente concettuale. Si tratta di un fregio di chiara connotazione purista che pone l’autore a contatto con quel clima realista tipico della pittura del periodo, lontana dalla retorica classicista del Ventennio.
Venanzio Baccilieri (1909-1984), scultore e incisore, si diploma in scultura presso l’Accademia di Bologna nel 1937. Formatosi come intagliatore del legno, dette un’importante contributo nel restauro delle statue lignee del Teatro Anatomico dell’Archiginnasio, danneggiate dai bombardamenti del 1944. In Certosa sono presenti altre sue opere tra le quali il monumento Veggetti (1963), sempre dedicato al tema del lavoro. A San Venanzio di Galliera (Bologna) esegue nel 1964 il monumento ai Partigiani.