Sala del Pantheon - Sala d'Attesa, 1828-2008
L'originale cella del Priore venne trasformata in Pantheon dei bolognesi illustri per volontà del Municipio. Terminata nel 1828 su progetto di Giuseppe Tubertini (1759-1831), venne decorata sul soffitto con un dipinto di Filippo Pedrini (1763-1856) rappresentante la 'Religione trionfante e seduta vicino al Tempio della Immortalità, in atto di accordare a Felsina, condotta a lei davanti al Genio, l’implorata immortalità a compimento della patria gloria di molti suoi figli'.
Nel corso di oltre un secolo vennero collocati decine di busti ritraenti i cittadini illustri, poi più volte spostati a partire dal Ventennio fascista. L'aspetto attuale si deve all'intervento voluto da un gruppo di mecenati che, grazie all'intervento artistico di Flavio Favelli (n. 1967), hanno realizzato nel 2008 la Sala d'Attesa, uno spazio privo di connotazioni religiose dedicato alle cerimonie funebri.
L'originale cella del Priore venne trasformata in Pantheon dei bolognesi illustri per volontà del Municipio. Terminata nel 1828 su progetto di Giuseppe Tubertini (1759-1831), venne decorata sul soffitto con un dipinto di Filippo Pedrini (1763-1856) rappresentante la 'Religione trionfante e seduta vicino al Tempio della Immortalità, in atto di accordare a Felsina, condotta a lei davanti al Genio, l’implorata immortalità a compimento della patria gloria di molti suoi figli'.
Nel corso di oltre un secolo vennero collocati decine di busti ritraenti i cittadini illustri, poi più volte spostati a partire dal Ventennio fascista. L'aspetto attuale si deve all'intervento voluto da un gruppo di mecenati che, grazie all'intervento artistico di Flavio Favelli (n. 1967), hanno realizzato nel 2008 la Sala d'Attesa, uno spazio privo di connotazioni religiose dedicato alle cerimonie funebri.
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