Cappella Grabinski Chapel, 1861

Cappella Grabinski Chapel, 1861

Chiostro V o Maggiore, Loggia est
L'ufficiale polacco, Giuseppe Grabinski, era personaggio noto nella prima metà del XIX secolo per le sue eroiche campagne militari, così come per le sue imprese galanti. È stato uno dei più importanti collaboratori di Napoleone I, ha ricoperto alti ruoli nel governo fino al 1807, quando i dissensi con l'imperatore, metteno fine ai suoi doveri d'ufficio.
Si stabilì definitivamente a Bologna a partire da quest'anno, e divenne uno dei leader politici e militari dell'insurrezione del 1831. Ha contribuito ad organizzare, in qualità di capo militare, le forze del partito democratico. Il suo liberalismo e integrità gli consente di guadagnare la gratitudine di Bologna.
Quando morì nel 1843, all'età di 70 anni, la sua tomba fu eretta nella cappella del Chiostro V o Maggiore, ma fu inaugurata solo nel 1861. La commissione della sua statua era stato dato dalla famiglia allo scultore di Carrara, Carlo Chelli (1807-1877). L'artista progettò la realizzazione della scultura, anche se il basamento era stato il lavoro di Massimiliano Putti.
La rappresentazione eroica del generale in classico abito romano, un vestito pesantemente drappeggiato, realizzato nel più classico stile, rispecchia le idee e le radici culturali del neoclassicismo dell'artista. La statua si trova nella cappella di famiglia, iconica nella sua postura di comando con la bandiera in mano sinistra e la spada alla sua destra. La preferenza evidente dello scultore per l'arcaico contro il moderno collega il suo stile e il suo lavoro al primo neoclassicismo.

Chelli ha realizzato anche il monumento dedicato al marchese Marescotti, ora nella città di Cento, e il monumento Rusconi. Nel 1844 Chelli ha ricevuto il più importante incarico della sua carriera, la statua della Vergine e il Bambino. La scultura avrebbe sostituito alcune statue presenti nella cappella centrale dell'altare di Dalle Masegne, appartenente alla Basilica di S. Francesco, datato intorno al 1300, ma soppressa al tempo di Chelli.
Carlo Chelli aveva la sua formazione artistica nella tradizione neoclassica più pura. All'età di 18 anni, è entrato all'Accademia di Carrara, dove ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 1830, ha vinto la posizione del Pensionato Romano, ma solo due anni dopo, si stabilisce a Roma, dove ha seguito le lezioni dello scultore neoclassico Carlo Finelli. Arrivò a Bologna intorno al 1840, dove ha ricevuto diversi ordini e ha partecipato all'Esposizione di Belle Arti del 1844 con una piccola statua della Madonna in marmo bianco.
Ritornò definitivamente a Roma, dopo tale data e ha lavorato per le assegnazioni pubbliche e private, l'esecuzione di alcune sculture come la statua del profeta Ezechiele, collocata su un lato della Immacolata Concezione in Piazza Di Spagna.
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