44. Chiesa di San Cristoforo
La chiesa primitiva e il monastero furono costruiti a partire dal 1452 per ospitare l’Ordine dei frati Certosini, ivi insediati dal 1461 per oltre tre secoli. L’edificio attuale risale invece al 1498, quando all’interno dei lavori dell’Addizione Erculea Ercole I d’Este prevede di monumentalizzare l’antico tempio, inglobandolo in un nuovo maestoso luogo di culto dedicato a San Cristoforo. Architetto dell’intervento è Biagio Rossetti, che realizza una chiesa imponete a navata unica con sei cappelle laterali, contravvenendo in parte al canone architettonico dell’Ordine. L’interno custodisce una vera miniera di capolavori pittorici dei maestri del tardo Rinascimento ferrarese, appena restituiti alla collettività da un importante restauro reso necessario dal sisma del 2012. Un monumento che racconta al tempo stesso la storia di Ferrara, la fama dei suoi “cantori” figurativi, e il valore eterno della bellezza.
La chiesa primitiva e il monastero furono costruiti a partire dal 1452 per ospitare l’Ordine dei frati Certosini, ivi insediati dal 1461 per oltre tre secoli. L’edificio attuale risale invece al 1498, quando all’interno dei lavori dell’Addizione Erculea Ercole I d’Este prevede di monumentalizzare l’antico tempio, inglobandolo in un nuovo maestoso luogo di culto dedicato a San Cristoforo. Architetto dell’intervento è Biagio Rossetti, che realizza una chiesa imponete a navata unica con sei cappelle laterali, contravvenendo in parte al canone architettonico dell’Ordine. L’interno custodisce una vera miniera di capolavori pittorici dei maestri del tardo Rinascimento ferrarese, appena restituiti alla collettività da un importante restauro reso necessario dal sisma del 2012. Un monumento che racconta al tempo stesso la storia di Ferrara, la fama dei suoi “cantori” figurativi, e il valore eterno della bellezza.
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