Autore: Antonio d’Este
La Cella viene acquistata da Don Carlo Bentivoglio d'Aragona per collocarvi le "salme di coloro che negli idraulici e matematici esercizi si fossero distinti". La parete sud è destinata al colossale monumento di Teodoro Bonati (la lapide recita Theodoro Bonato), grande esperto nel campo dell’idraulica e membro della Società italiana delle scienze, realizzato a più mani: si deve a Ferdinando Canonici il disegno, ad Antonio d’Este il medaglione che ne raffigura il profilo, mentre gli ornati che circondano la grande lastra marmorea sono di Francesco Vidoni e Pietro Giordani è l’autore dell’epigrafe.
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