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L'opera sepolcrale dello scultore Odoardo Tabacchi

L’itinerario dedicato all’opera di Odoardo Tabacchi al Monumentale di Torino

Nel 1868 Odoardo Tabacchi (Valganna, 1831 – Milano, 1905) vinse il concorso per la cattedra di scultura alla Reale Accademia Albertina dove insegnò fino alla morte. Negli anni dell’insegnamento a Torino, diventò indiscusso protagonista del cerchio culturale che unisce il Piemonte alla Lombardia. L’artista è ricordato per le sue opere celebrative, come il grande marmo dedicato a Garibaldi in corso Cairoli, sulla riva del Po, e per le partecipazioni alle Esposizioni d’arte internazionale dove spesso presentò figure femminili che per la loro grazia acquistarono vastissima popolarità e furono replicate centinaia di volte. Parallelamente alla produzione encomiastica e ufficiale, Tabacchi coltivò quella funeraria, con opere al cimitero Monumentale di Milano, al cimitero Vantiniano di Brescia, a Cuneo, a Oropa e persino all’estero, tuttavia è al cimitero Generale di Torino che lo scultore ebbe le maggiori occasioni di lavoro. L’itinerario dedicato all’opera di Odoardo Tabacchi al Monumentale di Torino consiste in un percorso che lega diciassette monumenti attribuiti allo scultore. I percorsi sono stati sotto classificati in base al soggetto della sepoltura e sono quindi state identificate tre categorie: in rosso le figure femminili, in blu i busti e in rosa gli angeli. Si precisa che il monumento Spinola rappresenta un unicum, essendo caratterizzato sia da una figura angelica che da una femminile, pertanto si identifica con il bicolore rosso-rosa. Inoltre le sepolture a cielo aperto, connotate da un’interazione spontanea con il verde cimiteriale, sono state corredate di uno specifico commento che affronta il tema.

(Testi, immagini e ricerche dott.ssa Giulia Lamolinara. Tesi di diploma Politecnico di Torino, Scuola Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio 2022-2023 "Il paesaggio sepolcrale tra fonti d'archivio, testimonianze materiali e componenti vegetali"- relatori Prof. Marco Devecchi, Prof.ssa Monica Naretto)