Regina Bianchi (Regina D'Antigny)

Regina Bianchi (Regina D'Antigny)

Attrice (Lecce, 1º gennaio1921 – Roma, 5 aprile 2013)

Vecchio reparto, riquadro 13, gruppo 4, sezione II, loculo 12, fila 2

Conosciuta con il nome d’arte, Regina d’Antigny, fu un’attrice italiana. Nacque a Lecce nel 1921. Esordì sedicenne come attrice giovane nella compagnia di Raffaele Viviani; nel 1941 entrò nella compagnia di Eduardo e Peppino De Filippo, incarnando da allora i principali personaggi femminili del teatro di Eduardo (Filomena Marturano, Sabato domenica e lunedì, Napoli milionaria, Questi fantasmi, Il figlio di Pulcinella). Dotata di grande versatilità e di moderna capacità di stilizzazione, ha saputo cimentarsi anche in un repertorio non dialettale comprendente autori come Federico García Lorca, Luigi Pirandello, Bertold Brecht, Carlo Goldoni e Maurice Maeterlinck, scrittore belga lingua francese ed esponente del simbolismo. Ha recitato anche nel cinema (Il ponte di vetro, 1940; Le quattro giornate di Napoli, 1962; Tony Arzenta, 1973; Kaos, 1984; L'ours en peluche, 1995; Camerieri, 1995; Il manoscritto di Van Hecken, 1999; E adesso sesso, 2001; Sotto gli occhi di tutti, 2002; Ci sta un francese, un inglese e un napoletano, 2008) e in televisione (I grandi camaleonti, 1967; Il marchese di Roccaverdina, 1972; Gesù di Nazareth, 1977; Vite blindate, 1998; Elisa di Rivombrosa, 2003; Butta la luna, 2006; Donna detective, 2007). È stata insignita per meriti artistici del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica nel 1996. Regina Bianchi recitò anche nella compagnia di Peppino De Filippo, fondata dopo la clamorosa separazione dei fratelli, lasciò le scene per 15 anni per farvi ritorno soltanto sul finire degli anni cinquanta (in realtà fu il suo compagno Goffredo Alessandrini, ex marito di Anna Magnani, che la costrinse ad abbandonare le scene per tutti questi anni affinché Regina badasse alle loro due figlie). Nel 1962 in TV in Filumena Marturano con Eduardo e a proposito della sua esperienza con il famoso attore, regista e drammaturgo partenopeo l’attrice in un’intervista si esprime come segue: “Se sono Regina Bianchi lo devo a lui e questo non posso scordarlo.” Muore a Roma nel 2013. E’ sepolta nel Cimitero Monumentale del Verano.

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