Maria Mercader

Maria Mercader

Attrice (Barcellona, 6 marzo1918 – Roma, 26 gennaio 2011)

 Zona Ampliamento, Riquadro 144, tomba a terra n. 23, in tomba De Sica

 
Attrice cinematografica spagnola, naturalizzata italiana, nata a Barcellona il 6 marzo 1918. Godette nei primi anni Quaranta di una grande popolarità quale interprete ingenuamente seduttiva di commedie sentimentali e brillanti. Sebbene fosse spesso doppiata, fu richiesta dai migliori registi italiani dell'epoca, da Carlo Ludovico Bragaglia ad Alessandro Blasetti, che ne apprezzarono la spontaneità, la freschezza e il naturale riserbo.

Non appena uscita di collegio esordì come attrice dapprima in patria, successivamente in Francia, dove la sua famiglia ‒ appartenente alla migliore borghesia catalana, di fede monarchica ‒ si era trasferita per sfuggire alla guerra civile. Conobbe i primi successi in Italia, interpretando ruoli di ingenua in film di scarso interesse come La forza bruta di Bragaglia e, soprattutto, Il re si diverte di Mario Bonnard, entrambi del 1941. A dare una svolta alla sua carriera e alla sua vita fu l'incontro con Vittorio De Sica, insieme al quale recitò nella commedia d'ambientazione ungherese Se io fossi onesto (1942) di Bragaglia. Immediatamente dopo De Sica le affidò il ruolo della collegiale nel suo Un garibaldino al convento (1942), commedia a sfondo storico che segnò il definitivo riconoscimento dell'attrice. Tra il 1941 e il 1943 interpretò numerose commedie nel ruolo della fanciulla bionda dall'aspetto fragile ed etereo. A 'sporcare' il suo angelicato candore fu Blasetti che nel melodramma Nessuno torna indietro (1945) ne fece la bruna e passionale fidanzata di un giovane ucciso durante la guerra civile spagnola. Nel 1945 lo stesso Blasetti la diresse anche in teatro in due drammi che vennero molto apprezzati dalla critica, Il tempo e la famiglia Conway di J.B. Priestley e Ma non è una cosa seria di L. Pirandello. De Sica e Mercader si posarono nel 1959 in Messico. Il matrimonio non fu riconosciuto dalla legge italiana, e i due, una volta ottenuta la cittadinanza francese nel 1968, si sposarono nuovamente a Parigi.

Nel dopoguerra la sua distaccata signorilità apparve lontana dalla nuova sensibilità realista del cinema italiano e la M., dopo alcune pur valide interpretazioni, si ritirò dalla vita professionale. Occasionalmente, si è lasciata convincere a tornare sul set, nei film di Pasquale Squitieri (Claretta, 1984), Marco Ferreri (La casa del sorriso, 1991) e soprattutto di suo figlio Christian, che l'ha diretta in Il conte Max (1991), affettuoso omaggio agli anni d'oro di Vittorio De Sica. Nel 1986 è tornata anche sul palcoscenico, recitando a Barcellona in Savannah Bay di Marguerite Duras.

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