Tomba famiglia ROSSI

Tomba famiglia ROSSI

Monumento funerario (1974) architetto Giorgio Rajneri e ing. Giuseppe Raineri, scultore F.Chissotti (Chiss)

Data di costruzione: 1974
Progettisti: architetto Giorgio Rajneri (1927 – 2012), ingegnere Giuseppe Raineri (1924 – 2007). Sepolti nel cimitero Monumentale di Torino in Seconda Ampliazione fm21
Scultore: Filippo Chissotti (1920 – 1995)
Collocazione: cimitero Monumentale di Torino, campo Primitivo Est B n. 122
Tipologia: monumento funerario con camera sotterranea superficie totale 10.50 m2
Materiali: granito rosso, marmo bianco, cemento armato, mattoni, bronzo fuso ossidato

“La tomba venne realizzata tra il 1974 e il 1975 su progetto dell’architetto Giorgio Rajneri. È un monumento funerario in granito rosso con camera sotterranea per una superficie totale di 10.50 m2. Le pareti della camera sotterranea e le solette dei vani dei loculi sono in cemento armato. I muri interni sono in mattoni e le lastre copri loculi interne sono in marmo bianco. Il monumento funerario ha una forte valenza evocativa, si compone di cinque quadrati concentrici formati da cinque muretti digradanti verso l’interno e assemblati asimmetricamente attorno a un nucleo in cui è collocata una lastra copri fossa. Il monumento si configura come un labirinto non disperdente; probabilmente, questa simbologia venne scelta dal progettista per richiamare metaforicamente il percorso della vita. La lastra copri fossa è una scultura in bronzo fuso ossidato verde che costituisce un chiaro riferimento al defunto rievocandone il mestiere di ingegnere energetico svolto in vita dal defunto Pietro Rossi. La scultura, realizzata dall’artista Filippo Chissotti (che si firmava Filippo Chiss) costituisce un modellato di un circuito stampato prelevato da una radio. Per questa sepoltura, lo spazio dedicato ad elementi vegetali, è molto ridotto e limitato a un vano di 50 centimetri, in cui è stato inserito un albero di Sophora potato ad ombrello. Tutti gli spigoli degli elementi in granito che costituiscono in monumento hanno sagomatura smussata e le costole che compongono i quadrati sono semplicemente appoggiate alla superficie del pavimento e ancorate ad esso mediante borchie: tali accorgimenti garantiscono il deflusso delle acque meteoriche all’esterno del monumento funerario. I lavori di costruzione ebbero inizio a maggio 1974 e terminarono a gennaio 1975 e, come indicato dal verbale di constatazione, vennero eseguiti dall’impresa Costruedil che aveva sede in via Guido Reni n.117 a Torino. Il collaudo statico dell’opera venne eseguito dall’ingegner Giuseppe Raineri. L’architetto Giorgio Rajneri è sepolto nel cimitero Monumentale di Torino in Seconda  Ampliazione, fm 21 nella stessa tomba è sepolto l’ingegner Giuseppe Raineri.” Dott.ssa Carlotta Melis

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