Ossidazione e macchie

Ossidazione e macchie

Tomba Bertini Arduino Rogeri di Villanova

Cimitero monumentale di Torino Quarta ampliazione Arco 45

La croce marmorea della tomba dell’arco 45 è ornata da una decorazione metallica con il volto di Cristo che, purtroppo, si presenta ossidata. L’ossidazione è un processo chimico causato dalla reazione tra l’ossigeno e altre sostanze (in particolare, i metalli). Essa può riguardare la formazione di una patina o, qualora l’ossidazione sia corrosiva al punto da rendere l’oggetto pulverulento, può portare al cosiddetto “cancro del bronzo”. Il fatto che le tombe siano esposte all’aria aperta e alle intemperie rende inevitabile l’ossidazione dei metalli, motivo per cui l’esempio qui riportato non è l’unico che presenta una decorazione bronzea ossidata, come è stato possibile osservare nelle altre tappe del percorso. In questo caso, però, il metallo ossidato ha intaccato anche il suo supporto in marmo, materiale molto delicato. Il fatto che il marmo sia un materiale poroso facilita l’assorbimento di sostanze macchianti, rovinandone la superficie. Se l’assorbimento della sostanza macchiante raggiunge molto la profondità del marmo, può risultare davvero arduo eliminare le macchie. L’acqua agevola tutto questo processo di ossidazione, per cui la prima arma può essere la prevenzione, ad esempio evitando la pulizia delle tombe con getti d’acqua. Il difficile restauro dovrà sfruttare determinati prodotti chimici anticorrosivi che possano evitare il susseguirsi di trasformazioni chimiche, come gli inibitori.

(Testi e fotografie: dott.ssa Livia Puglisi, specializzanda in Beni Archeologici -Scuola di Specializzazione “Giorgio Gullini”, Università di Torino)

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