Tomba famiglia Cassinis
Ubicazione Cimitero Monumentale - Prima ampliazione arcata n. 22
Titolo: I cittadini illustri del Risorgimento italiano - Progetto in collaborazione con il FAI Delegazione di Torino
"Percorso tra arte e storia: le tombe monumentali dei personaggi del Risorgimento "
BIOGRAFIA
Giovanni Battista Cassinis nacque il 25 febbraio 1806 a Masserano, piccolo comune italiano nel Biellese, studiò giurisprudenza e si laureò a soli diciannove anni presso l’Università di Torino. Il 26 maggio 1863 venne eletto Presidente della Camera dei deputati dell'VIII legislatura ed ebbe un ruolo fondamentale nel tentativo dell’unificazione d'Italia.
La sua carriera politica ebbe inizio come consigliere comunale della natia Masserano, poi di distretto a Torino, e continuò come rappresentante del collegio di Salussola alla Camera dei deputati nella I legislatura del Parlamento subalpino.
Divenne uno dei maggiori collaboratori e sostenitori di Camillo Benso conte di Cavour, che gli affidò nel 1857 la difesa giudiziaria dei diritti relativi all'uso delle acque in terreni di sua proprietà. Nel 1860, divenne ministro di Grazia e Giustizia e, nell'ottobre dello stesso anno, assunse anche la carica di ministro degli Interni, ruolo che lo portò a compiere nel meridione d'Italia una lunga missione tesa ad accelerare la procedura di unificazione nazionale.
Il 26 maggio del 1863, venne eletto alla carica di presidente della Camera dei deputati e sotto il suo mandato venne votata la proposta per il progetto di legge che doveva ostacolare e combattere il brigantaggio. Fu nominato senatore del Regno l'8 ottobre del 1865.
Soltanto un anno dopo la sua ultima nomina, durante la notte tra il 17 e il 18 dicembre del 1866, morì suicida a Torino. Non sono certe le circostanze dietro al tragico gesto, ma pare sia stato spinto da un momento di sconforto determinato da sue errate scelte politiche.
A lui furono dedicati alcuni convegni e varie manifestazioni e a Torino, oltre ad essere sepolto al cimitero monumentale, si trova anche una sua statua nell'area di piazza Arbarello.
DESCRIZIONE DELLA TOMBA
Nella prima ampliazione, arcata 22, si trova la tomba di famiglia di Giovanni Battista Cassinis. Il suo monumento, un mezzo busto che lo raffigura, è collocato nella parte destra dell’arcata. Al centro e a sinistra sono presenti, rispettivamente, i mezzi busti di Orazio Cassinis e Gasparo Cassinis, suoi parenti.
La lapide con l’epigrafe ricorda le sue capacità intellettuali e i suoi meriti politici:“di splendido intelletto di generoso cuore / di segnalata perizia nella giurisprudenza / nelle dottrine amministrative / e nelle lettere / di probità antica e mirabilmente operosa / di nobilissime amicizie / sortito a’ più alti e delicati ufficii / ora di guardasigilli dello Stato / ora di presidente a’ deputati nel Parlamento.”
L’arcata è coperta da volta a botte con cassettoni, ognuno dei quali ornato da un fiore in rilievo. La tomba è semplice e caratterizzata da una croce centrale. La croce rappresenta la Crocifissione di Gesù e simbolicamente indica resurrezione e fede.
Nelle paraste laterali sono situate altre lapidi appartenenti ai defunti della famiglia Cassinis.
Il mezzo busto di Giovan Battista Cassin è sorretto da un capitello con foglie di acanto posto su un piedistallo, sulla destra.
La foglia di Acanto è tra gli elementi decorativi più comuni, estremamente diffusa in età neoclassica sia in architettura sia nei monumenti funerari. Pianta vivace le cui belle foglie lucide, laciniate profondamente e accartocciate furono motivo inspiratore allo scultore ateniese Callimaco, che le vide graziosamente spuntare agli orli dell'embrice di una tomba. Così ebbe origine l'ordine detto del capitello corinzio (Vitruvio). Secondo il gesuita Vilcopende l'invenzione si deve agli architetti del tempio di Salomone. Nell'architettura gotica viene soprattutto usata l'acanto spinosa, in rappresentanza dell’indole della nazione.
(Ricerca e ideazione: De Girolamo Paola, Lunetta Alice, Cogo Clara, Macchioni Mattia - Classe 4A Gruppo5 Liceo Regina Margherita 2022)